La Pratica Collaborativa è un metodo di risoluzione dei conflitti adatto a tutti i casi in cui le parti scelgano di risolvere le loro divergenze fuori dalle aule del tribunale.
Il Professionista Collaborativo valuta preventivamente con il cliente l’opportunità ed utilità di ricorrere al metodo collaborativo in relazione alla natura delle questioni trattate, agli interessi in gioco e ai soggetti coinvolti.
Conflitti familiari
I conflitti familiari sono quelli in cui spesso la litigiosità è più alta e, al tempo stesso, sono quelli in cui è più importante lavorare per mantenere il dialogo tra le parti, specie in presenza di figli.
La Pratica Collaborativa consente di dare voce a tutti i soggetti coinvolti, anche quelli che non siedono al tavolo (prima di tutto i figli), e aiuta a costruire soluzioni condivise e rispettose delle esigenze di tutti.
Successioni e divisioni ereditarie
Nelle successioni e divisioni ereditarie, alle questioni economiche si affiancano questioni personali, altrettanto importanti e spesso profondamente influenzate da fattori affettivi ed emotivi.
La Pratica Collaborativa, facendo emergere le motivazioni che sono alla base del conflitto, consente di raggiungere un accordo che tenga conto di tutti gli interessi delle parti.
Rapporti di lavoro
Le imprese sono fatte di persone ed il successo dell’impresa dipende in larga misura dalla motivazione e dalla soddisfazione di chi presta il proprio lavoro.
Il ricorso al metodo collaborativo consente di affrontare le divergenze in modo non avversariale, in un clima volto ad appianare i contrasti, chiarire i malintesi ed evitare che il conflitto si riverberi sull’ambiente di lavoro e sul clima aziendale.
Controversie condominiali
Già al tempo degli antichi Romani il condominio era considerato “la madre di tutti i conflitti”.
Le questioni condominiali sono spesso alimentate da fattori personali, relazionali, che vanno al di là degli aspetti puramente economici e che non trovano rappresentazione nel processo né possono essere risolte dal Giudice.
La Pratica Collaborativa, facendo emergere tutte le motivazioni alla base del conflitto, consente di raggiungere un accordo che tenga conto di tutti gli interessi coinvolti.
Società e impresa
La conflittualità tra i soggetti che possiedono o amministrano l’impresa è una delle cause più frequenti del depauperamento e, in alcuni casi, addirittura del fallimento di società inizialmente floride.
In questi casi l’effetto “demolitorio” della decisione giudiziaria spesso contrasta con l’interesse delle parti (e di tutti gli stakeholders) alla conservazione del rapporto e della continuità dell’impresa, e la decisione – a causa dei tempi del giudizio – può addirittura rivelarsi inutile quando il conflitto tra le parti abbia determinato l’impossibilità di proseguire l’impresa comune, conducendola allo scioglimento.
Il ricorso alla Pratica Collaborativa consente di affrontare il conflitto nella sua fase iniziale e l’approccio collaborativo mira a ricostruire il rapporto, raggiungendo un accordo win-win.
Proprietà e contratti
La Pratica Collaborativa si fonda sulla consapevolezza che un accordo liberamente voluto dalle parti sarà sempre più soddisfacente, stabile e duraturo di una decisione calata dall’alto da un Giudice. Per questa ragione la Pratica Collaborativa si attaglia a tutte le controversie (in materia di proprietà, diritti reali, obbligazioni, contratti) in cui le parti preferiscano risolvere la controversia attraverso una negoziazione.
Il ricorso alla Pratica Collaborativa è particolarmente indicato nei rapporti di durata e nei contratti d’impresa, in cui le parti si sono prefissate l’obiettivo di sviluppare un progetto economico complesso e di lungo respiro. In questi casi l’approccio mira a salvaguardare il progetto comune, preservare il valore dell’investimento e conservare il rapporto, che il ricorso al Tribunale finisce invece con il distruggere.
Redazione di clausole contrattuali
Prevenire è meglio che curare.
I professionisti formati alla Pratica Collaborativa assistono le parti nella negoziazione e redazione dei contratti affinché tutti gli interessi coinvolti ricevano adeguata considerazione e rappresentazione, e si riducano di conseguenza i rischi di controversie nella fase di esecuzione.
L’introduzione nei contratti di clausole di negoziazione delle controversie secondo il metodo della Pratica Collaborativa consente di affrontare l’eventuale conflitto sul nascere e di gestirlo in modo fruttuoso, evitando che si aggravi e divenga irrisolvibile.