Articolo 10. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano.
I figli hanno il diritto di essere ascoltati, ma le decisioni devono essere assunte dai genitori o, in caso di disaccordo, dal giudice. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni prese, in particolare quando divergenti rispetto alle loro richieste e ai desideri manifestati. Il figlio ha il diritto di ricevere spiegazioni non contrastanti da parte dei genitori.
Essere figli, sempre: la Carta dei Diritti dei Figli nella Separazione dei Genitori
Cari figli …
Posso sapere anch’io che cosa si è deciso su di me nella separazione dei miei genitori?
Il tuo futuro è la principale preoccupazione dei tuoi genitori. Sei sempre al centro dei loro pensieri, soprattutto ora che stanno decidendo in che modo separarsi. C’è di più. Devi sapere che anche tu hai diritto di dire la tua e di esprimere le tue paure e le tue preferenze. Il mondo dei grandi per fortuna prevede che tu possa essere sentito anche da un giudice del tribunale e che a lui tu possa raccontare cosa provi e cosa desideri. Pensa al giudice come ad un alleato ed esprimi con sincerità il tuo pensiero. Attento, però. Nel mondo dei grandi vale la regola che, alla fine, sono i grandi ad avere l’ultima parola e a decidere il futuro dei figli (sennò che grandi sarebbero?!). Devi capire che non sempre i nostri desideri si possono trasformare in realtà. Tieniti pronto al fatto che vengano prese decisioni che non ti piacciono per niente. Nessuno lo farà per darti un dispiacere; e men che meno i tuoi genitori. Ci saranno dei buoni motivi. E questi buoni motivi i tuoi genitori te li spiegheranno – ognuno per conto proprio, oppure anche insieme – e non ti lasceranno con l’amaro in bocca e senza una risposta. Diventare adulti vuol dire anche questo: capire che non sempre possiamo ottenere tutto quello che vogliamo. E se c’è un buon motivo, possiamo imparare ad accettare anche quello che non ci piace. Un’ultima cosa. Il fatto di ricevere informazioni in caso di separazione è un diritto dei figli. A volte per vedersi riconosciuto un diritto bisogna combattere.
Tieniti pronto e non arrenderti.
La Pratica Collaborativa aiuta… a non lasciare i figli senza una risposta
Riccardo Vaccaro
Cari genitori …
Ascoltare i figli significa soddisfare sempre i loro desideri?
Per decidere dove i figli vivranno, come organizzare le modalità di visita e ogni altra questione che riguarda la nuova vita della famiglia, è importante ascoltare i figli. O meglio è un loro preciso diritto essere ascoltati per sapere cosa vorrebbero e perché.
Sia se riuscite a fare delle scelte condivise, sia se dovrete rivolgervi al Giudice, i figli avranno il diritto, riconosciuto da tutte le convenzioni internazionali che li riguardano, di essere ascoltati. Il loro diritto di essere ascoltati non significa però che si debbano fare interrogatori ai figli, meno che mai chiedere loro di scegliere tra i genitori. E bisogna spiegargli che vengono ascoltati per capire cosa pensano, ma poi non sono loro a determinare le scelte.
Dovete ascoltarli ma poi sarete sempre voi adulti a dover decidere e ad assumervi la responsabilità delle scelte effettuate.
E dopo essere stati ascoltati, quando l’accordo è stato raggiunto o è arrivata la decisione del Tribunale i figli hanno diritto di sapere come sarà organizzata la loro vita futura.
I figli minori, di qualsiasi età, sono persone la cui dignità va sempre preservata anche e soprattutto quando la loro famiglia è in crisi. Con linguaggi diversi a seconda della loro età è importante che voi genitori informiate i figli dei momenti che passeranno con ciascuno di voi, di quale sarà la nuova organizzazione familiare, di come avverranno i cambi tra le due case che da adesso vivranno. Devono sapere se potranno ancora andare in vacanza coi nonni o se sarà sempre il genitore con cui hanno condiviso tutte le partite del loro sport preferito a continuare ad accompagnarli.
E se alcune delle cose che hanno chiesto o che amano non saranno più possibili evitate di attribuire colpe all’altro. Ricordate sempre che l’altro genitore è una delle persone più importanti nella vita dei vostri figli. Ci saranno motivi oggettivi per cui ciò non è possibile. Case non così vicine, nuovi impegni di lavoro necessari per garantire la stabilità economica che la creazione di due case ha reso necessario. Oppure dolori e difficoltà personali di voi genitori. I figli non devono essere il vostro supporto ma possono sapere che è difficile anche per voi e che una organizzazione diversa è stata necessaria.
Magari non è la migliore possibile ma è quello che siete riusciti a fare.
E l’ideale è che le spiegazioni date da entrambi i genitori siano coerenti. L’ideale sarebbe che voi possiate confrontarvi e decidere cosa dire ai figli. Almeno quando un dialogo con l’altro genitore è possibile.
I figli hanno diritto a non essere disorientati dai genitori e sapere cosa accadrà aiuta a creare certezze.
La Pratica Collaborativa aiuta… i genitori a dare ai figli spiegazioni non contrastanti
Alessandra Lupo
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